Dal Vangelo di oggi - 5 Marzo 2022

Dal Vangelo di oggi - Podcast autorstwa Veregra UP

Dal Vangelo di oggi: I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».      (Lc 5: 30-32)Schietto ma educato come sempre Gesù mette a tacere le critiche della gente che mal sopportavano il suo rapporto troppo amichevole con peccatori, prostitute e delinquenti vari. Certamente neanche a noi avrebbe lasciati indifferenti questa sua compagnia, questa sua predilezione. Il  problema vero non ce l’ha Gesù ma noi. Se una medicina la si prende quando si è malati, ovviamente quando si sta bene non la si prende. Quindi il problema è capire se siamo malati o meno. Ma malati di cosa? Di una malattia di cui soffriamo tutti: sentirci amati. Quando un uomo non si sente amato non funziona, non è felice, non riesce a diventare sé stesso. Così molte volte cerca di riempire da solo questo bisogno, e nel far questo combina quei grandi guai che noi chiamiamo peccati. È strano ma la maggioranza delle volte che noi pecchiamo, lo facciamo nel tentativo di trovare una maniera di essere felici. È in questo senso che Gesù ci viene incontro. Egli viene a ristabilire quella salute esistenziale che ci fa riappropriare della nostra vita. Ma finché pensiamo di non avere bisogno, di essere giusti, sani, autosufficienti allora non capiremo mai Gesù e non riusciremo mai a farlo sedere alla tavola della nostra storia. Per noi Gesù è qualcuno da ammirare, per chi si ritiene peccatore invece Gesù è uno che ti cambia la vita. Ti raggiunge nella strada in cui ti sei perso. Non ti fa pesare il giogo delle tue colpe perché sa che in silenzio già ne paghi le conseguenze. Lui ti parla di amore perché sa che ogni vera cura inizia dall’amore. Gesù sa tutto di te, di me, di noi. Per questo non condanna e non diventa neanche un nostro complice nel male. Ci cura con il farmaco della grazia. Siamo ancora all’inizio della quaresima lo so ma segnati già in agenda una data in cui confessarti. Lì Dio restituisce la dignità e parla con verità al nostro cuore. Buon fine settimana Con stima dL

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